Corte dei Conti, la politica ascolti la denuncia dei giudici contabili
La politica ascolti l’appello della Corte dei Conti: la lotta alla corruzione e alla spesa improduttiva deve essere la priorità assoluta per rendere l’Italia un Paese più giusto e, soprattutto, civile. Restituire equità ad un sistema che tartassa i deboli e salvaguarda i forti è realmente possibile. Ma, bando alle promesse impossibili e rifuggendo dalla becera propaganda, un atto concreto deve essere dichiarare guerra alla spesa improduttiva, iniziando dal ridimensionamento e dalla riduzione delle migliaia di società partecipate pubbliche (solo quelle comunali erano 4.206 alla data del 31 dicembre 2010), sempre più spesso causa di sprechi e corruzione, così come denunciato dalla Corte dei Conti, piuttosto che rappresentare centri di erogazione di servizi efficienti e adeguati alla domanda dei cittadini. Si potrebbe recuperare almeno un 5% di spesa pubblica da trasferire agli enti locali per migliorare servizi pubblici e vivibilità delle città.
Cesare San Mauro