Boicottare le attività in Italia del Sultano del Brunei

E' mai possibile che questa nostra civilta' subisca ogni tipo di umiliazione senza mostrare mai un po' di orgoglio o quantomeno un po' di dignita' rispetto alla propria storia e alla propria identita'?
Il Sultano del Brunei ha emesso un editto con il quale vengono previsti 5 anni di reclusione per chi ricorda il Natale esibendo simboli religiosi come la Croce o il Presepe e addirittura l'albero di Natale.
Silenzio assordante di una societa' opulenta troppo occupata a celebrare un natale consumistico.
E' rimasto in giro qualcuno che desidera aderire a un gesto semplice, non-violento, di dignitosa protesta come boicottare le attivita' economiche del Sultano in Italia?
Tra i suoi numerosi interessi il Sultano possiede l'hotel Principe di Savoia a Milano e l'Eden a Roma.
Se iniziassimo a protestare non andando piu' in questi due alberghi?
#boicottaBrunei

Appello dell'Associazione Onestà e Competenza

Siamo stufi di politici, sindacalisti, opinion leader, giornalisti che parlano di negatività del Paese e ripetono ciò che non va.
Noi crediamo che l’Italia abbia molti aspetti positivi, ricchezze scientifiche, intellettuali, artistiche, eccellenze, da valorizzare concretamente.
Riteniamo che per promuovere ed ottenere la crescita non ci si debba rivolgere solo al mercato nazionale, ma impegnarsi, immediatamente ed in modo organico, per portare le nostre competenze, il nostro saper fare, i nostri prodotti in tutto il mondo.
Riteniamo che lo sforzo progettuale si debba focalizzare sul come, laddove il cosa fare è già nei programmi e nelle dichiarazioni, che però sono spesso generiche, banali, evanescenti.
Avvertiamo l’urgenza di un maggiore impegno a livello personale e collettivo nella vita politica di questo Paese con la volontà di federarsi in un movimento del quale condividiamo i contenuti
Intendiamo costruire un consenso diffuso, facendo appello a tutti coloro che del desiderio di equità e giustizia, facciano il motivo della propria aggregazione.

1) La persona, uomo e donna, e la famiglia devono essere al centro di ogni contesto e strategia al fine di cooperare alla crescita del Paese. La dignità, il valore della persona, l’etica sono principi non negoziabili.
2) Il lavoro e le imprese sono beni primari del Paese: creare le condizioni per rilanciare la crescita e sostenere le nostre aziende nello sviluppo internazionale.
3) Il nostro obiettivo, e anche il nostro sogno, è la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa. Solo attraverso una crescente coesione politica l’Europa potrà competere con gli altri grandi protagonisti mondiali (Usa, Cina, India, Brasile, Russia, Sud Africa…). Solo in chiave europea possono essere risolte le grandi scelte infrastrutturali, energetiche e ambientali.
4) La valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio, della cultura italiana e del suo inestimabile unico patrimonio artistico, costituisce un obbligo ed è al contempo una sfida per favorire l’occupazione giovanile e incrementare il turismo.
5) Forti ed efficaci investimenti nella formazione delle classi giovanili, per dare un futuro al Paese. Un paese povero di materie prime, ma ricco di know how e di intelligenze, deve investire sull’Università, sulla ricerca, sulla scuola e sui processi formativi.
6) Una più snella ed efficiente presenza pubblica nella Società e la semplificazione della burocrazia costituiscono gli elementi fondamentali per consentire l’investimento di capitali e la creazione di nuovi posti di lavoro.
7) La giustizia deve essere certa e veloce, sia nel settore civile, sia in quello penale.
La lotta alla criminalità organizzata e la sicurezza dei cittadini sono prioritari per la vita comune e per la credibilità internazionale del Paese.
9) Abolizione del finanziamento pubblico e sostituzione con erogazione di servizi per l'esercizio delle attività politiche.
10) Pubblicità degli iscritti ai partiti politici (nomi su internet), certificazione dei bilanci dei partiti politici e controllo della Corte dei Conti

San Mauro a Storace: «Trombato? Io una volta, lui due»

«Ringrazio l’onorevole Storace per la notorietà di cui ha voluto farmi omaggio. Approfitto per ricordargli che dal 1° marzo il sottoscritto insegna diritto dell’economia alla facoltà di Economia dell’Università La Sapienza che, salvo traslochi clandestini, mi risulta si trovi proprio a Roma e non in Puglia». Così il professor Cesare San Mauro, nominato dal presidente Zingaretti consulente con delega alle società a partecipazione pubblica risponde a Francesco Storace. «La mia romanità di nascita, residenza, attività professionale e politica, avendo rivestito la carica di consigliere comunale in Campidoglio dal 1989 al 1997 e di presidente dell’Autorità di controllo sui servizi pubblici locali di Roma dal 1997 al 2001, è un fatto incontestabile – ha aggiunto San Mauro –. Quanto all’epiteto “trombato” attribuitomi da Storace, visti i risultati delle ultime regionali, in cui è stato sconfitto proprio da Zingaretti, ma anche delle politiche, dove il suo partito non ha superato lo sbarramento, mi consolo considerandomi in sua buona compagnia. Lui, d’altra parte, ha raddoppiato l’esperienza che a me è capitata una sola volta».

Agenzie di rating? Spa in conflitto d’interessi, servono controlli

«Quello delle agenzie di rating è un vero e proprio paradosso: si tratta di Spa private, tra i cui azionisti figurano i grandi fondi di investimento, chiamate ad esprimere giudizi sul debito di Stati sovrani in pieno conflitto d’interessi. Un conflitto che si manifesta proprio nell’interesse, anche solo ipotetico, a far salire o scendere determinati titoli rispetto ad altri». Così Cesare San Mauro, dirigente di Centro democratico e docente di Diritto dell’Economia all’Università Sapienza di Roma, commenta la decisione di Standard and Poor’s di declassare a tripla B il debito italiano. 
«Queste agenzie – ha osservato – non svolgono alcuna funzione di pubblico interesse, operando per di più senza essere soggette ad alcuna forma di controllo. Siamo in presenza di soggetti di diritto privato sovrani sul debito pubblico delle Nazioni: una situazione che grida vendetta. Anche alla luce di memorabili cantonate come quella sulla Lehman Brothers, cui le agenzie di rating attribuirono una tripla A a pochi giorni dal crac che coincise con l’inizio della crisi».
«Per questo - ha concluso San Mauro - credo che i tempi siano maturi affinché la Banca centrale europea sia faccia promotrice di una proposta volta ad introdurre forme di controllo sull’attività delle agenzie di rating, se non per prevenire abusi, almeno per evitare errori».

Onestà e competenza, appuntamento domani a Roma

Amici carissimi, essendosi esaurito il ciclo elettorale Camera-Senato-Comunali, sento l’esigenza, unitamente a Paolo Spaziani, neo Presidente di Onestà e Competenza, di confrontarmi con Voi sull’evoluzione della situazione politica sia a livello nazionale, sia a livello locale.
Per ciò che mi concerne, sono stato nominato Responsabile Nazionale del Dipartimento “Infrastrutture e Trasporti” del Centro Democratico e ritengo che la posizione di Tabacci e Flick a sostegno del governo Letta sia del tutto condivisibile, ivi compresa una critica costruttiva rispetto ai programmi da realizzare. In sostanza, la formula della “Groβe Koalition” funziona solo se i motivi che l’hanno portata a nascere trovano una loro soluzione e cioè se il governo si concentra e adotta quelle soluzioni sui rapporti tra istituzioni e cittadini che l’elettorato sente come un fenomeno non procrastinabile. Si deve, cioè, subito: ridurre il numero dei parlamentari, riformare il bicameralismo perfetto, abolire le province, cancellare quelle condizioni di privilegio reali o apparenti che allontanano gli eletti dai cittadini e i cittadini dalla politica e soprattutto adottare una nuova legge elettorale possibilmente simile a quella francese, che abbia nell’uninominale maggioritario e nel doppio turno i suoi pilastri.
Si tratta, inoltre, di tornare a vivere la politica come impegno civile, professionale e umano, per migliorare la qualità della vita nella nostra società; dobbiamo superare un clima di sfiducia e delusione che ha portato, per la prima volta, oltre la metà dei cittadini romani a non votare per il nuovo sindaco. Bisogna riflettere sul fatto che l’Unione Europea non costituisce un vincolo alle  manovre di politica economica, ma è l’unica speranza per le nuove generazioni per un futuro ordinato, creativo, responsabile, più giusto. Solo il grande progetto degli Stati Uniti d’Europa consente a tutti i Paesi che ne fanno parte di essere competitivi con i macro continenti e di rilanciare la politica delle infrastrutture, di migliorare la quantità e la qualità del lavoro per i giovani, di vincere le grandi sfide ambientali.
Per questi motivi sono stato tra i fondatori di “Onestà e Competenza”, che vuole fare della passione civile e del merito i punti di riferimento del proprio agire nella nostra società. Ciò è possibile solo raggiungendo numeri significativi anche e soprattutto in termini di iscritti e di partecipazione. Per tali motivi invito sia i sottoscrittori dell’appello, sia tutti coloro che mi hanno seguito nelle vicende elettorali, quelle di 20 anni fa e quelle di pochi mesi fa, a iscriversi all’Associazione “Onestà e Competenza” attraverso il versamento di Euro 60,00 (con successiva mail vi fornirò l’IBAN, attendo comunque un Vostro cenno di adesione).
Per confrontarci su queste tematiche e per un primo esame sul contributo che possiamo fornire alla giunta Marino, Sindaco che abbiamo disinteressatamente e convintamente sostenuto, Vi invito a partecipare e a invitare gli amici che riterrete opportuno a un incontro che si terrà domani mercoledì 26 giugno 2013, alle ore 18.30 presso la Sala Assunta, in Via degli Astalli n. 17 – Roma.
P.S. La puntualità è una condizione indispensabile per essere a tutti gli effetti cittadini europei, mi sono rifiutato di scrivere che l’incontro sarà alle ore 18.00 per averVi alle 18.30 come suggerito dalla mia segreteria, Vi prego quindi di non tardare più di 5 minuti rispetto all’orario previsto.
Un abbraccio
Cesare San Mauro
 

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